In Ecuador vi sono due comunità, ad Atacames e a Quito. Atacames è un centro situato a 25 chilometri da Esmeraldas, città importante per il turismo e il commercio, sede del Vicariato Apostolico. Le suore si occupano di evangelizzazione, catechesi, promozione umana. L’evangelizzazione nei villaggi (circa 35, situati nella foresta) vede impegnata tutta la comunità.

Alcuni villaggi richiedono ore di cammino, altri molto lontani vanno raggiunti con il mulo. La popolazione di Atacames è in costante crescita ed è quasi raddoppiata dall’arrivo delle suore (1991) a oggi. Lo sviluppo turistico ha portato, purtroppo, tutta la zona a essere anche un’importante meta del turismo sessuale, per cui è molto diffusa la prostituzione minorile. Bambini e ragazzi sono spesso vittime di quelle che qui sono le più grosse piaghe sociali: prostituzione, spaccio di droga, alcolismo.

Dal 1994 è nato il Nido de Paz e il dopo scuola per i bambini poveri ed emarginati. Si tratta di una scuola per poveri, dove i bambini vengono accolti dalla mattina alla sera, così da toglierli dalle strade, dove sono facilmente vittime di tutte le piaghe sociali che abbiamo appena elencate. Per educare le ragazze provenienti dai villaggi è nata anche la casa famiglia Hogar Didaco Bessi, che accoglie le ragazze provenienti dai villaggi e che intendono impegnarsi nello studio al di là di una cultura di base, nella scuola superiore.

Nella casa di Quito, in zona Cotocollao, le suore, fedeli al carisma del fondatore, hanno iniziato subito il loro lavoro dedicandosi ai più poveri, andandoli ad incontrare nei villaggi, portando la Parola di Dio a tutti: bambini, giovani, adulti. La povertà più grande è quella nell’ambito della pastorale per la famiglia cristiana, che praticamente non ha radici. Il sacramento del matrimonio viene visto qui non come un dono, ma come un ostacolo, perché la fedeltà coniugale viene considerata troppo impegnativa. Le suore cercano di aiutare tutti quelli che lo desiderano nella preparazione al matrimonio, con catechesi regolari.

Nella ricerca continua dei più bisognosi, le suore si sono accorte che tante persone anziane vivevano senza avere la possibilità di un pasto giornaliero. Nel 2005 è stata aperta la mensa dei poveri, affidata tutta alla generosità delle persone del posto, sia per i beni materiali, ovvero il cibo, sia per la distribuzione dei pasti, con l’impegno volontario. E la gente di Cotocollao corrisponde a questa fiducia in maniera veramente sorprendente, non lasciando mai nessuno senza pasto. Ci sono tanti volontari che aiutano e un gran numero di persone che portano gli alimenti necessari per la mensa.

Tutte queste attività, ma in particolare la cura dell’infanzia e la pastorale familiare, mirano a diffondere un’antropologia autenticamente cristiana, che riconosca il valore delle persone, uomini e donne, nella loro integrità fisica e nel valore unico di ciascuno.