Annunciare dappertutto il nome del Signore Gesù Cristo: questo è il fine dell’Ordine domenicano. Caratteristica dell’Ordine di San Domenico è l’interazione fra la vita vissuta e la parola annunciata. Dunque, la predicazione, altro pilastro della vita domenicana, esige la contemplazione.

A partire da un’intensa vita di preghiera, le prime suore, su impulso del fondatore, si sono dedicate ai più poveri. La promozione della dignità della persona è un elemento che caratterizza il nostro Istituto religioso fin dalle origini, nell’accoglienza delle orfanelle e nell’assistenza agli ultimi. Con i cambiamenti sociali, ma anche con l’espansione missionaria, che ha portato l’Istituto a relazionarsi con diverse culture e tradizioni, gli ultimi hanno assunto volti e nomi diversi, ma restano sempre al centro delle attività delle suore, sempre più inserite nel contesto sociale: aiuto ai poveri ed emarginati; assistenza ai malati di lebbra; pastorale familiare, giovanile e vocazionale; missioni popolari ed evangelizzazione di base; scuole, dall’asilo nido alle superiori; recupero scolastico; assistenza agli anziani e a persone segnate dalla malattia mentale; mensa per i poveri; dispensari e pastorale sanitaria; attività educative con bambini e ragazzi; catechesi per bambini, giovani e adulti; centri di ascolto della parola, gruppi biblici e di lectio divina; accompagnamento personale nel discernimento; attività laboratoriali propedeutiche all’inserimento nel mondo del lavoro; …

L’elenco potrebbe continuare. Ma ciò che accomuna le diverse attività, insieme alla costante fiducia nella Provvidenza, che ci sostiene, perché possiamo aiutare, è la costante ricerca del volto di Cristo, come ci ha fin da subito esortato il Servo di Dio Didaco Bessi:

“Non si faccia distinzione né di ricco, né di povero, ma tutti si trattino con gran dolcezza e carità, anzi direi con maggior dolcezza e carità i poveri, i cenciosi, i difettosi, i malati, ricordandosi che sotto la veste dei poveri vi è Gesù in persona”.