La storia della Comunità di Marikina ha radici abbastanza lontane, essendo stato un costante desiderio della Congregazione l’apertura di una missione in Asia fuori dal sub continente indiano.
Il progetto ha iniziato a concretizzarsi nel 2006 quando una piccola delegazione di suore si era recata in Thailandia per esplorare le possibilità in tale Paese. E’ stato allora che l’Arcivescovo di Bangkok aveva consigliato di aprire una casa nelle Filippine, sostenendo che una volta stabilite nelle Filippine le suore avrebbero potuto aprire altre comunità nel resto del Sud Est asiatico.
Nel 2007 l’allora Priora generale Madre Domenica si era recata con sr. Maria Perdacciu e P. Francesco Ricci O.P. a Manila, per una prima conoscenza del luogo, constatando che c’erano le possibilità per una nuova apertura. Il X Capitolo generale, celebrato tra la fine del 2007 e l’inizio del 2008, faceva sua questa istanza, recitando al n.39: “Constatate le favorevoli condizioni per un’apertura nelle Filippine, diamo mandato alla Priora Generale con il suo Consiglio di attuare tale progetto come priorità della Congregazione.”
In vista dell’apertura il Consiglio generalizio ha scelto il nome della Comunità: St. Joseph Community, in onore di Madre Rosa Caterina, che viveva allora gli ultimi tempi della sua vita terrena, e che era molto devota di San Giuseppe.
Il progetto è diventato realtà il 20 marzo 2009, quando, solo pochi giorni dopo la morte di Madre Rosa, le prime suore partivano per le lontane Filippine, accompagnate da Madre Paola Colotto.
All’inizio siamo state ospitate dalle Domenicane di Santa Caterina da Siena, a Quezon City e dopo poco più di un mese ci siamo trasferite in un appartamento in affitto poco distante.
Il primo anno è stato un po’ difficile, come ci si aspettava del resto. Dovendo vivere in una zona molto trafficata, piena di smog e senza un po’ di verde, il desiderio più grande era quello di avere una casa nostra, dove poter svolgere un servizio, possibilmente con un giardino e qualche albero.
Il nostro desiderio si è avverato nel febbraio 2010, quando, grazie alla generosità dei coniugi Camozzi, abbiamo potuto comprare una bella casa, proprietà di una banca che se ne voleva disfare. L’edificio era da tempo disabitato, ma molto solido e spazioso. Con una spesa esigua lo abbiamo risistemato e a metà maggio ci siamo trasferite.
E’ stata una gioia inimmaginabile, anche perché con la casa vendevano anche il terreno di circa 5,500 mq, pieno di alberi: una bellezza che rispondeva abbondantemente ai nostri sogni.
Ci siamo subito dette che tanta provvidenza non poteva essere solo per noi, anche se ancora non avevamo alcuna idea su un’attività da svolgere in Filippine. Ci hanno pensato i bambini del vicinato: vedendo che il cancello della proprietà era aperto (l’avevano sempre visto chiuso e la casa era molto misteriosa per tutti), si sono subito infilati dentro per esplorare. Dopo pochi giorni avevamo un gruppo di nuovi amici ed è così che è iniziato il nostro “oratorio” pomeridiano, una possibilità per i bambini della zona di giocare in allegria e in sicurezza. Nella zona dove sorge la nostra casa ci sono diverse aree depresse, dove la gente vive in casupole fatte di materiali di fortuna, campando alla giornata. La maggior parte dei bambini dell’oratorio viene da queste realtà e partecipando ai giochi (seguiti naturalmente dalla merenda) stanno lontani dalla strada con tutte le sue insidie.
Avendo constatato che diversi di questi bambini non sapevano scrivere né leggere, abbiamo cominciato a studiare la possibilità di offrire anche un servizio educativo. Nel 2011 abbiamo firmato una convenzione con il College domenicano “Angelicum” di Quezon City. Ogni due o tre mesi vengono gli insegnanti e si tengono le sessioni di esami. Noi abbiamo il compito di preparare i ragazzi, seguendo i programmi dell’”Angelicum” fino a gran parte della scuola superiore. I ragazzi risultano ufficialmente iscritti all’Angelicum come privatisti e possono ottenere i titoli accademici validi.
La nostra scuola è iniziata nel garage della casa e piano piano si è ingrandita: nel 2013, grazie alla generosità di Gigliola Mingotti e nel 2016 con il supporto di sua sorella, Franca Mingotti.
Intanto sono arrivate le prime vocazioni e nel 2018 la prima suora filippina ha fatto la sua Professione temporanea.
La Comunità di Marikina era nata come primo avamposto nel lontano oriente e negli anni ha lavorato per assolvere al suo compito di espandere la Congregazione in queste terre così lontane. Nel 2016 è nata la comunità “sorella” di Kupang, in Indonesia e nel 2018 sono stati gettati i primi semi per la nascita di una comunità a Ho Chi Minh (Vietnam).
Il servizio ai poveri e l’intraprendenza nel trovare nuove opportunità per la Congregazione sono i punti forti di questa piccola Comunità, costantemente orientata verso il futuro e mossa dalla creatività e dalla gioia dello Spirito.