Beatissima Vergine del SS. Rosario
DISCORSI FATTI ALLE SUORE DELLA SS.MA VERGINE DEL ROSARIO
DAL SAC. DIDACO BESSI PIEVANO
(Da un quaderno manoscritto di don Didaco Bessi)
Poche parole dette in occasione della Incoronazione della Immagine della Beatissima Vergine del SS. Rosario venerata nella Cappella dell’Istituto fino dalla sera del dì 8 Settembre dell’anno 1895.
Chi avrebbe mai detto, o immaginato la sera del dì 8 Settembre 1895, Figlie Mie Dilettissime, sera in cui fu inaugurato il piccolo Istituto di Carità sotto la validissima protezione della gran Madre di Dio sotto il bel titolo del Rosario, sera in cui voi unite a me dalla Chiesa Parrocchiale accompagnate con faci ardenti accompagnaste nella Cappella dell’Istituto la cara Immagine della Vergine Benedetta, chi, ripeto, avrebbe mai pensato che a me fosse stata riserbata la specialissima grazia di adornare la (frase incompleta nel testo) e quella del suo divin Figlio di argentea e brillante corona, e voi, Mie care Figlie di assistere a questa sospirata Incoronazione?
Ciò che allora a mente umana sembrava quasi impossibile, oggi, e precisamente in questa sera (il giorno è omesso nel testo) Ottobre si è effettuato tra la strabocchevole esultanza dei nostri cuori, tra le nostre lacrime di allegrezza, tra il profumo degl’Incensi e dei fiori, tra mezzo a cantici di lode e di allegrezza. Su via, Mie Dilettissime Figlie, unite a me in questa sera esultiamo, tripudiamo di santa allegrezza fissando i nostri guardi e contemplando la nostra dolcissima Mammina Santa insieme al suo divin Pargoletto cinta di brillante Corona. Ma nel tempo stesso che i nostri cuori sono inondati della più santa gioia, sciogliamo cantici di lode, di ringraziamento alla nostra dolcissima Madre, che sempre ha vegliato con amore materno sopra questo Istituto di Carità, ed in questa sera poi mi pare di vedere la nostra Mammina Santa con i suoi occhi misericordiosi rivolti sopra di voi, Mie Care Figlie, e che a voi ripeta le seguenti parole: “Figlie mie amatissime, che per mezzo del vostro Direttore spirituale, avete ingemmato di corona la mia testa, adornate questa Corona di un’altra Corona a me più cara, cioè intrecciate una Corona sopra il mio Capo che risplenda delle fulgidissime pietre della Santa Umiltà, riputandovi le maggiori peccatrici del mondo tutto, della virtù a me sì cara della Purità, per conservar la quale sfuggite tutto ciò che può offendere sì bella virtù, non nutrite particolari amicizie né fra voi stesse, né con altre persone, osservate sopra tutto quel punto della Regola di non parlar mai con nissuna persona o secolare, o ecclesiastica o religiosa che sia se non in due, e a porta aperta, adornate questa seconda Corona della cara virtù dell’Obbedienza al Santo Regolamento, ai vostri Superiori in tutto ciò ch’è buono e santo, di una obbedienza pronta e cieca. In ultimo, Mie Figlie carissime, aggiungete a questa Corona una gemma da me tanto desiderata, e questa sia un proposito fermo, stabile ed efficace di conformarvi in tutto e di rassegnarvi in tutto alla divina Volontà del mio Figlio, ripetendo sempre le mie parole: Ecce ancilla Domini fiat mihi secundum verbum tuum”.
E voi, Mie Figlie, che cosa risponderete in questa sera alla vostra Santa Madre, alla vostra Santa Fondatrice? Son certo che tutte pienamente d’accordo prostrate innanzi alle Sue venerate Sembianze, ripeterete col cuore: “Dolcissima Madre nostra, noi tutte giuriamo innanzi a Voi d’intrecciare sul vostro virgineo Capo una seconda Corona adornata delle pietre delle belle virtù della Santa Umiltà, della Santa Purità, della Santa Obbedienza, e di aggiungere a questa Corona la gemma risplendente della Conformità e Rassegnazione ai Voleri del vostro divin Figlio. Voi intanto, pietosissima Regina del SS. Rosario, di quel Rosario, che ha trionfato e che sempre trionferà di tutte le eresie e di tutti i nemici della Chiesa spargete copiose Benedizioni in questa sera sì per noi solenne, in questa sera in cui estatici rimiriamo la Fronte vostra e quella del vostro divin Figlio risplendente di una nuova Corona, spargete benedizioni sopra l’augusto Vegliardo del Vaticano Pio X, sopra l’amatissimo Pastore della nostra Diogesi, sopra il suo degnissimo Vicario, sopra il nostro Padre Spirituale, sopra tutte le nostre care famiglie, sopra tutti i peccatori, ed in modo speciale sopra questo popolo, in cui avete voluto collocare un Trono di grazia e di Gloria. In ultimo, amorosissima nostra Madre, spargete abbondanti Benedizioni sopra del nostro povero Istitutino coll’aumentare il Numero delle vostre Figlie, col provvederci nelle nostre necessità temporali, e col concederci la grazia da noi tanto bramata di avere in questo Istituto l’adorazione perpetua, giorno e notte, del nostro amabilissimo Gesù Sacramentato. O potente Regina del SS. Rosario, in questa sera immortale nella storia del nostro Istituto, degnatevi di scendere nel carcere tenebroso del Purgatorio, visitate e consolate tutte le anime sante più dibandonate, e fra queste, quelle che in loro vita sono state devote al vostro Rosario, conducetele ai gaudi eternali del santo Paradiso.
Parole dette alle Suore nel consegnare loro la Corona di 15 Poste.
Ecco che io consegno a Voi, o Spose di Gesù Crocifisso, il vostro Breviario rappresentato dalla Corona che Voi tenete alla Cintura. Ogni Ordine religioso ha il suo Uffizio quotidianamente da recitare. Ebbene il vostro Ufficio da recitarsi ogni giorno è l’intero Rosario della SS.ma Vergine, Ufficio rivelato dalla gran Madre di Dio al vostro Santo Padre Domenico. E come ogni Sacerdote, ogni Religiosa deve recitare il suo Ufficio quotidiano digne, attente ac devote, cioè degnamente, attentamente e devotamente, così Voi, Mie Figlie e Spose di Gesù dilettissime, procurate, datevi ogni impegno perché ogni giorno degnamente, attentamente e devotamente compiate l’intera Recita del SS. Rosario. Così facendo con perseveranza, io vi assicuro da parte della gran Madre di Dio, che il SS. Rosario nella vostra vita sarà l’unico mezzo per divenire vere Spose del Crocifisso, e nel punto felice della vostra morte sarà quella Catena d’oro, ornata di gemme preziose che trarrà le Anime vostre dall’esilio di questa vita alla celeste Patria del SS. Paradiso, e rifugiate, per mezzo del S. Rosario sotto il materno Manto della Vergine, insieme con Lei loderemo, benediremo, ringrazieremo il nostro Sposo dolcissimo Gesù per tutta una beata eternità, ricordandovi sempre, ma sempre, sempre delle parole che la Chiesa degnamente e giustamente appropria alla Regina del Paradiso: Chi avrà trovato me, troverà la vita, ed attingerà la salute dal Signore.
A Suor Maria Rosaria Crocifissa
Ricorda sempre che la Corona del SS. Rosario ben recitata è fonte perenne di santità e di consolazione. Procura di far recitare il SS. Rosario degnamente, attentamente e devotamente. Ti assicuro che la Corona ti farà salire al cielo.
Il Rosario forma i santi.